Clistene

(565 circa, † 490 circa a. C). Uomo politico ateniese. Della famiglia degli Alcmeonidi, nel 514 fu esiliato e poté ritornare in Atene solo dopo la fine della tirannide dei Pisistratidi (510). Facendosi interprete della volontà popolare, fece cacciare l’arconte Isagora, sostenuto da Sparta, e varò un piano di riforme in senso democratico che portò alla redistribuzione del potere in Atene. Creò la bulé, assemblea alla quale spettava il compito di preparare le proposte di legge su cui si doveva poi pronunciare l’ecclesia. Sostituì l’organizzazione basata sulle quattro antiche tribù con l’introduzione di dieci nuove tribù formate in base al luogo di residenza. Esse divennero il fondamento del sistema politico, dell’organizzazione militare e delle forme di rappresentanza (al consiglio dei Cinquecento, alle cariche di arconti e strateghi). Fu probabilmente Clistene a introdurre in Atene la procedura dell’ostracismo, sebbene risulti leggendaria la notizia che ne sia stato personalmente colpito. Per l’insieme di queste riforme è considerato uno dei padri della democrazia ateniese.