Clemente XI

Al secolo Gianfrancesco Albani (Urbino 1649, † Roma 1721). Papa dal 1700 al 1721. Nel 1690 fu nominato cardinale diacono da papa Alessandro VIII, pur non avendo ancora ricevuto l’ordinazione sacerdotale, che ebbe solo nel settembre del 1700. Due mesi dopo fu eletto papa, succedendo a Innocenzo XII. La sua elezione avvenne proprio mentre in Europa scoppiava la guerra di Successione spagnola. Clemente cercò di mantenere una rigida neutralità e di favorire accordi tra i contendenti. Nonostante ciò l’impero d’Austria violò la neutralità dello stato pontificio occupando Comacchio e costringendo Clemente a riconoscere gli Asburgo come nuovi sovrani di Napoli. Terminata la guerra nel 1714, il pontefice fu impegnato in una nuova controversia con Vittorio Amedeo di Savoia, nuovo re di Sicilia, a proposito delle esenzioni fiscali del clero siciliano. Tra il 1703 e il 1713, quando rese pubblica la bolla Unigenitus, ribadì la condanna del giansenismo. Negli stessi anni affrontò la questione dei “riti cinesi e malabarici”, forme di culto sviluppatesi tra i cinesi convertiti e tollerate dai missionari, che fondevano elementi della tradizione confuciana con la dottrina cristiana. Il papa condannò questi riti con due decreti nel 1704 e nel 1715.