(Burg, Magdeburgo, 1780, † Breslavia 1831). Ufficiale e teorico tedesco. Influenzato dalla filosofia di Kant e dalle teorie militari di Scharnhorst, sulla base dell’esperienza delle guerre napoleoniche formulò nel trattato Della guerra (pubbl. postumo 1832-34) una tipologia e una teoria generale della guerra che esercitarono poi una grande influenza sul pensiero strategico e politico dell’età contemporanea. Tra gli argomenti fondamentali della sua opera – che prende in considerazione la guerra nel concreto delinearsi dei suoi molteplici aspetti – vi è soprattutto l’idea che la guerra sia uno strumento al servizio della politica (“la continuazione della politica con altri mezzi”).