Claudio, Tiberio Nerone Germanico

(Lione 10 a.C., † Roma 54 d.C.). Imperatore romano dal 41 al 54. Figlio di Druso, fratello di Germanico e zio di Caligola, divenne imperatore dopo la morte di quest’ultimo in modo del tutto casuale. Fu imposto al senato che pianificava un anacronistico ritorno alla repubblica. Favorì una politica di apparente accordo con il senato, ma in realtà cercò di privarlo di ogni potere effettivo. Attuò un’importante riforma burocratica con un’amministrazione centralizzata più organica e adeguata alle necessità, in cui giocavano un ruolo fondamentale i liberti di casa imperiale. Fu liberale nella concessione della cittadinanza, ammise in senato alcuni notabili edui della Gallia Comata, fondò nuove colonie, aggiunse all’impero romano le province della Britannia, della Mauretania e della Tracia. Fu storico e antiquario. Tradizionalista in religione non represse, però, i culti locali che non fossero pericolosi per Roma. Fece giustiziare la terza moglie Messalina che aveva tramato contro di lui. La quarta moglie, la nipote Agrippina Julia, lo avvelenò dopo averlo indotto ad adottare come erede il proprio figlio di primo letto Lucio Domizio, il futuro imperatore Nerone.