Cisgiordania

Regione della Palestina così chiamata in quanto posta “al di qua” (a ovest) del fiume Giordano.

Assegnata alla Giordania dopo la fondazione dello stato d’Israele (1948), fu prima occupata dagli israeliani durante la guerra dei sei giorni (1967) e poi fatta oggetto di una intensa penetrazione da parte di coloni ebrei. Essa divenne così sede di continue tensioni con i palestinesi e di ripetuti aspri scontri. In seguito all’avviamento del processo di pace tra lo stato di Israele e l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina nel 1993-95, in gran parte della Cisgiordania subentrò l’amministrazione autonoma palestinese – la cosiddetta Autorità nazionale palestinese – che tuttavia non fu in grado di eliminare i ricorrenti focolai di tensione.

Nelle elezioni per il Consiglio legislativo palestinese del 2006 il partito Al-Fatah andò incontro a una netta sconfitta, che portò al potere il più radicale Hamas e scatenò le dure reazioni di Israele, Stati Uniti e Unione Europea. Nel 2007, in un clima di crescente tensione interna tra gli opposti schieramenti, il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Abu Mazen dissolse il governo guidato da Hamas e formò un nuovo gabinetto ad interim guidato da Salam Fayyad, sancendo così di fatto la divisione tra la Cisgiordania, posta sotto il controllo di Al-Fatah, e la striscia di Gaza, posta invece sotto il controllo di Hamas.
Solo in seguito a prolungati negoziati, nell’aprile 2011 Hamas e Al-Fatah raggiunsero al Cairo un accordo in vista della formazione di un nuovo governo ad interim presieduto da Abu Mazen.