ceti, stato dei

Il termine, usato anche nella forma “stato per ceti” o “stato cetuale” (traduzione del tedesco Ständestaat), indica una forma di governo, tipica dell’Europa moderna, che si caratterizza per il dualismo dei poteri tra sovrano e assemblee dei ceti o ordini. Lo stato cetuale rappresentò una forma di governo distinta da una parte dalla monarchia assoluta, dall’altra dalla repubblica patrizia oligarchica. Nello stato cetuale le assemblee degli ordini della società controllavano importanti ambiti della vita statale, in particolare quello fiscale. Si esprimeva in questo controllo il principio che i ceti presenti nelle assemblee, lungi dal “rappresentare” nel senso moderno liberale la popolazione, erano il territorio e le sue forze produttive. Per lo più sulla questione fiscale, essenziale al mantenimento di un forte esercito permanente, i sovrani puntarono per trasformare lo stato cetuale in una monarchia assoluta, per sua natura maggiormente in grado di partecipare alla competizione internazionale tra stati militari. Forma di governo dalle radici medievali, lo stato cetuale attraversò nell’età moderna profonde trasformazioni che portarono a equilibri diversi tra le varie regioni. In alcuni paesi come la Francia, la Spagna e la Prussia, si svolse un processo di progressivo svuotamento delle competenze delle assemblee cetuali. In altri, in particolare in numerosi stati del Sacro Romano Impero, in Svezia nella cosiddetta “età della libertà” (1719-72) e in Ungheria, le assemblee dei ceti, solitamente egemonizzate dalla nobiltà, conservarono poteri di natura finanziaria e politica, impegnandosi in conflitti di lunga durata con il potere monarchico. Le competenze dei ceti, ridotte o annullate a livello statale, sopravvissero, ad esempio in Prussia, a livello locale, garantendo forme di limitato autogoverno gestito dalla nobiltà. La convocazione degli Stati generali in Francia nel 1789 rappresentò una clamorosa ripresa di forme dello stato cetuale da parte della monarchia assoluta e avviò al tempo stesso un processo di ridefinizione delle categorie politiche che annullò anche le forme cetuali di governo.