Agatocle

(Thermae Himeraeae, Sicilia, 360 circa, † 289 a.C.). Tiranno di Siracusa dal 316 circa al 289 a.C. Ufficiale dell’esercito siracusano, partecipò alle guerre contro Agrigento. Esponente del partito democratico, si oppose a quello oligarchico e fu due volte esiliato. Tornato a Siracusa nel 318, nel 316 si fece attribuire il titolo di stratego con pieni poteri e nel 305 assunse direttamente quello di re. Riprese il programma di Dionisio il Vecchio e, considerandosi il garante della Sicilia greca alla quale aveva imposto la sua egemonia, si impegnò nella lotta contro i cartaginesi, che tuttavia nel 311 sconfissero il suo esercito nella battaglia dell’Ecnomo; sbarcò allora in Africa alla testa di un corpo di mercenari, si alleò con il tiranno di Cirene Ofella, e conquistò buona parte della Libia giungendo ad assediare la stessa Cartagine e, nel 307, a entrare in Utica. Costretto a ritornare in Sicilia per sedare la rivolta di Agrigento e di altre città greche insorte, nel 304 concluse la pace con Cartagine, ottenendo da questa una forte indennità. Cercò allora di estendere la sua egemonia sulla Magna Grecia: fra il 299 e il 298 appoggiò Taranto contro i lucani, si impadronì di Corcira e occupò Crotone, facendo di questa città la base della sua guerra contro i bruzi. Morì prima di riprendere la guerra contro Cartagine.