Cent’anni, guerra dei

Fu indicata con questa espressione dagli storici del XVII e XVIII secolo la lunga serie di conflitti che, con fasi alterne e vari periodi di tregua, opposero la Francia e l’Inghilterra tra il 1337 e il 1453.

  1. Le origini
  2. Le fasi della guerra
  3. Le conseguenze della guerra
1. Le origini

Contrasti riguardanti i feudi inglesi in terra francese si ebbero fin dal XII secolo. Nel 1259 i re inglesi rinunciarono a gran parte delle loro terre francesi. Quando nel 1337 il re di Francia Filippo VI di Valois tentò di impadronirsi della Guienna (in Aquitania) – l’ultimo grande feudo inglese in Francia – il re d’Inghilterra e duca di Guienna Edoardo III, in virtù dei suoi possedimenti francesi e della sua parentela con l’ultimo re capetingio di Francia Carlo IV (morto nel 1328), rinnovò la sua aspirazione al trono francese, che aveva avanzato già nove anni prima. La questione della successione copriva in realtà il conflitto di interessi tra le due monarchie a proposito delle terre inglesi in Francia e delle Fiandre, feudo francese col quale l’Inghilterra aveva importanti rapporti economici e che nel 1340 si alleò con gli inglesi.

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2. Le fasi della guerra

Nel primo periodo della guerra (1337-60) la Francia subì varie sconfitte: la distruzione della flotta delle Fiandre (24 giugno 1340), la disfatta di Crécy (26 agosto 1346), dove le forze francesi molto superiori di numero furono sterminate dagli arcieri inglesi, la presa di Calais (agosto 1347), che garantì all’Inghilterra il controllo della Manica per tutta la durata del conflitto. Dopo una tregua prolungata dall’epidemia di peste del 1348, il Principe Nero, figlio di Edoardo III, devastò il sud-ovest della Francia e inflisse una nuova dura sconfitta alla cavalleria francese a Poitiers (19 settembre 1356), facendo prigioniero il re Giovanni II il Buono. Si aprì una grave crisi politica e sociale nel paese: gli Stati generali, guidati dal borghese Étienne Marcel, tentarono di imporre il proprio controllo alla monarchia, rappresentata dal delfino, il futuro Carlo V, mentre nelle campagne del nord devastate dalle bande armate scoppiò una grande rivolta contadina, la jacquerie. Nel 1358 il delfino riuscì a imporsi su Marcel, facendo leva sul nascente sentimento nazionale. L’8 maggio 1360 fu firmata la pace di Brétigny, con cui Calais e il sud-ovest della Francia passarono agli inglesi. Diventato re, Carlo V attuò una serie di riforme amministrative, finanziarie e militari che nella seconda fase della guerra (1369-80) permisero alla Francia di riconquistare tutti i territori perduti. Nel 1380 il conflitto. si interruppe per 35 anni, durante i quali i due paesi dovettero affrontare gravi problemi interni. Nel 1415 il re inglese Enrico V decise di avvantaggiarsi della lotta tra armagnacchi (sostenitori della casata di Orléans) e borgognoni per la successione al trono francese, trovando un alleato in Filippo il Buono, duca di Borgogna. Dopo la grande vittoria di Azincourt (25 ottobre 1415), Enrico V fu nominato dal re Carlo VI erede al trono francese (trattato di Troyes, 21 maggio 1420). Alla morte di Enrico V (1422) l’alleanza anglo-borgognona controllava tutta la Francia a nord della Loira, oltre all’Aquitania. Ma la reazione popolare francese, stimolata da Giovanna d’Arco, portò in primo piano il figlio rinnegato di Carlo VI; la sua consacrazione a re di Francia come Carlo VII (luglio 1429) segnò l’avvio della riconciliazione nazionale, conclusa nel 1435. Approfittando di una tregua nel 1444, Carlo VII riorganizzò l’esercito, e tra il 1449 e il 1451 riconquistò la Normandia e l’Aquitania. L’ultima sconfitta inglese (17 luglio 1453) sancì la perdita di tutti i territori inglesi in Francia (tranne Calais, restituita nel 1558).

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3. Le conseguenze della guerra

La guerra dei Cent’anni costituì sia in Francia che in Inghilterra un momento fondamentale nella formazione della coscienza nazionale, facendo emergere le differenze tra gli interessi e le culture nazionali e disgregando l’idea di una comune mentalità feudale che aveva avvicinato, tramite i rapporti di vassallaggio, i governanti dei due paesi. In Inghilterra essa spense ogni velleità di intervento sul continente, mentre in Francia, con l’indebolimento militare ed economico della nobiltà, rafforzò notevolmente la monarchia.

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