Caterina de’ Medici

(Firenze 1519, † Blois 1589). Regina di Francia e poi reggente dal 1560 al 1563. Figlia di Lorenzo II de’ Medici, duca d’Urbino, nel 1533 sposò Enrico di Valois, duca d’Orléans, che divenne re di Francia nel 1547 con il nome di Enrico II. Sia sotto il regno del marito sia durante quello del figlio Francesco II (1559-60) il suo ruolo politico fu secondario ma, divenuta reggente per il figlio Carlo IX (1560-74), mostrò di possedere notevoli capacità politiche. Si sforzò di salvaguardare l’autorità della monarchia durante le guerre di religione che sconvolsero il paese fra il 1562 e il 1598, destreggiandosi fra i Guisa da un lato, i Borbone e i Coligny dall’altro. Nominò primo ministro Michel de l’Hôspital e appoggiò la sua politica di conciliazione fra le opposte fazioni. Nel 1561 promosse la conferenza di Poissy fra cattolici e ugonotti, che però non riuscì a ottenere i risultati sperati. Nel 1562 e nel 1570 concesse agli ugonotti il diritto di celebrare i loro riti fuori dalle città, la libertà di culto e quattro piazzeforti. Nel 1570 acconsentì al matrimonio della figlia Margherita di Valois con Enrico di Borbone (il futuro re Enrico IV), uno dei capi del partito protestante. Preoccupata per la crescente influenza esercitata dopo il 1570 dai capi ugonotti e in particolare da Gaspard de Coligny su Carlo IX, istigò i cattolici all’eccidio della notte di San Bartolomeo (24-25 agosto 1572). La sua influenza sulla politica francese venne meno durante il regno dell’altro figlio, Enrico III (1574-89). Nota per il suo mecenatismo, fece proseguire la costruzione del Louvre e incominciare quella delle Tuileries.