cassiti

Antico popolo forse originario dell’altopiano iranico, o più probabilmente della zona dei monti Zagros, poi stabilitosi in Mesopotamia. Seminomadi, abili nell’allevamento dei cavalli, parlavano una lingua non indoeuropea. I cassiti compaiono per la prima volta nella documentazione babilonese nel periodo della I dinastia, intorno alla metà del XVIII secolo a.C. In queste fonti vengono generalmente menzionati in termini ostili, segno di una loro presenza minacciosa ai margini della fertile pianura mesopotamica. In seguito, però, la loro infiltrazione in Mesopotamia centrale pare abbia avuto carattere pacifico. Intorno al 1594 a.C., approfittando della grave crisi della prima dinastia babilonese e del vuoto di potere determinatosi dopo l’incursione e la ritirata del re hittita Murshili I, una loro dinastia prese il potere a Babilonia, mantenendolo per più di quattro secoli. Anche dopo la fine del loro predominio nella città (circa 1157-55 a.C.), i cassiti continuarono a essere un elemento rilevante nella società babilonese. Quanto ai gruppi cassiti che rimasero nella zona dei monti Zagros, fra il IX e l’VIII secolo a.C. essi furono vittima dell’espansionismo degli assiri.