Carlo X

(Versailles 1757, † Gorizia 1836). Re di Francia dal 1824 al 1830. Fratello di Luigi XVI e di Luigi XVIII, ebbe il titolo di conte di Artois. Fortemente intriso dello spirito dell’ancien régime, emigrò allo scoppio della Rivoluzione francese (luglio 1789) per poi partecipare alla lotta controrivoluzionaria. Rimase in Inghilterra sino al 1814, quando fu nominato luogotenente generale di Francia e assunse la guida politica degli ultras. Salito al trono alla morte di Luigi XVIII, riprese l’antica tradizione della consacrazione del sovrano a Reims (1825) e introdusse una serie di misure volte a restaurare il regime prerivoluzionario, fra cui l’indennizzo dei nobili fuoriusciti nel periodo della rivoluzione (la “legge del miliardo”) e il ripristino del diritto di primogenitura (Restaurazione). Ostile al ministero Martignac, nell’agosto del 1829 affidò il governo a un rappresentante degli ultras, il principe di Polignac. Quando la Camera rifiutò di dare la fiducia a Polignac, Carlo ne decretò lo scioglimento. Le elezioni segnarono il rafforzamento dell’opposizione liberale e indussero il sovrano a emanare il 25 luglio 1830 le ordinanze di Saint-Cloud (le “quattro ordinanze”), con cui si sospendeva la libertà di stampa, si scioglieva la Camera, si modificava la legge elettorale a favore della grande aristocrazia e si indicevano le nuove elezioni per l’agosto. Il popolo parigino insorse allora per tre giornate (le “Trois Glorieuses”), dal 27 al 29 luglio 1830. Dopo aver accettato la nomina del cugino Luigi Filippo a reggente, Carlo X abdicò in favore del figlio minorenne, il conte di Chambord (che non avrebbe mai regnato), recandosi poi in esilio. Carlo X fu l’ultimo regnante della dinastia dei Borboni.