Carlo VI

(Vienna 1685, † ivi 1740). Imperatore del Sacro Romano Impero dal 1711 al 1740, re di Ungheria (come Carlo III) dal 1712 al 1740. Era figlio secondogenito di Leopoldo I d’Asburgo. Candidato alla successione al trono spagnolo, non avendo figli il re di Spagna Carlo II, vide le proprie ambizioni frustrate quando quest’ultimo in punto di morte nominò suo erede Filippo d’Angiò, nipote di Luigi XIV di Francia, che ascese al trono nel novembre del 1700. Ne derivò la guerra di Successione spagnola (1701-14). Sostenuto dall’Inghilterra e dall’Olanda, Carlo invase la Spagna, facendosi proclamare re nel 1703. Ma, proclamato imperatore del Sacro Romano Impero nel 1711 in seguito alla morte del fratello Giuseppe I, fu abbandonato dall’Inghilterra che temeva un’eccessiva concentrazione di potere nelle sue mani. Dopo che Inghilterra, Olanda e Francia ebbero firmato la pace di Utrecht nel 1713, Carlo fu anch’egli indotto alla pace di Rastadt nel 1714. Filippo d’Angiò si vide riconosciuto il trono di Spagna come Filippo V, ma Carlo VI ottenne i Paesi Bassi spagnoli e, in Italia, Milano, Mantova, Napoli e la Sardegna. Avendo il sovrano spagnolo tentato di rimettere in discussione i termini stabiliti per l’Italia, si formò contro di lui una Quadruplice Alleanza, formata da Austria, Olanda, Francia e Inghilterra (1718-20). La pace dell’Aja diede a Carlo la Sicilia, in cambio della Sardegna ceduta a Vittorio Amedeo II di Savoia. A una finale sconfitta Carlo VI andò incontro nelle guerre contro gli ottomani. Dopo brillanti vittorie iniziali, conseguite sotto il comando del principe Eugenio di Savoia nel 1716-18, che con la pace di Passarowitz (1718) valsero all’impero la conquista del Banato, la Valacchia e parte della Serbia, la guerra del 1736-39 ebbe un andamento decisamente sfavorevole, così che le conquiste, in base alla pace di Belgrado (1739), andarono perdute. Intanto la guerra di Successione polacca (1733-38), che vide l’impero schierato contro la Spagna e la Francia, lo aveva costretto, in base al trattato di Vienna (1738), a cedere la Sicilia e Napoli alla Spagna in cambio di Parma e Piacenza e del granducato di Toscana, assegnato a Francesco di Lorena. Nel 1713 Carlo aveva emanato la Prammatica Sanzione, intesa ad assicurare l’indivisibilità dei possessi asburgici e dopo il 1717 la successione anche per via femminile, e quindi alla figlia Maria Teresa. Alla sua morte nel 1740, la questione della sua successione fu tuttavia la causa di un nuovo conflitto europeo, la guerra di Successione austriaca (1740-48).