Carlo I d’Angiò

(1226, † Foggia 1285). Re di Sicilia dal 1266 al 1285. Figlio di Luigi VIII di Francia e di Bianca di Castiglia. Acquisì il titolo di conte di Provenza grazie al matrimonio con Beatrice, erede della contea. Estese il dominio angioino in direzione del Piemonte. Fu attivo sostenitore del partito guelfo. Nel 1263 il papato, minacciato dalla casa sveva, in virtù dei suoi diritti di sovranità sull’Italia meridionale, gli offrì la corona di Sicilia. Lo scontro con Manfredi, sul trono dal 1258, si chiuse nel 1266 con la vittoria di Carlo, che procedette alla riorganizzazione amministrativa del regno. Per finanziare il proprio progetto di espansione nel Mediterraneo, adottò una politica fiscale assai gravosa. Lo scontento dei siciliani per il governo angioino sfociò nel 1282 nella rivolta dei Vespri siciliani. Abilmente sfruttata da Pietro III d’Aragona, genero di Manfredi, la rivolta costituì il primo atto della guerra per il controllo dell’isola, che oppose i due casati fino al 1302, quando la pace di Caltabellotta sancì la separazione della Sicilia dal resto del regno.