Carlo Felice

(Torino 1765, † ivi 1831). Re di Sardegna dal 1821 al 1831. Figlio di Vittorio Amedeo III, nel 1798 fu costretto dall’invasione napoleonica a rifugiarsi in Sardegna: dal 1799 al 1806 e dal 1815 al 1821 fu viceré dell’isola. Salì al trono in seguito all’abdicazione del fratello Vittorio Emanuele I, dopo lo scoppio dei moti liberali del marzo 1821. Conservatore e legittimista, da Modena, dove si trovava al momento dello scoppio dei moti, sconfessò immediatamente il reggente Carlo Alberto che aveva promulgato la costituzione secondo il modello spagnolo del 1812, ordinandogli di unirsi all’esercito fedele a Novara. Represso il moto, procedette all’epurazione dell’amministrazione e dell’esercito dagli elementi liberali. Al congresso di Lubiana (1821) la sua proposta di escludere Carlo Alberto dalla successione a favore di Francesco IV di Modena fu rifiutata da Metternich, preoccupato di mantenere il principio di legittimità. Nel 1827 emanò leggi speciali per la Sardegna. Morì nel 1831 e con lui si estinse la discendenza maschile della dinastia dei Savoia.