Camillo, Marco Furio

(† 365 a.C.). Generale romano. Sei volte tribuno militare con potere proconsolare, gli furono attribuiti dalla tradizione numerosi trionfi e dittature di cui due soltanto possono essere ritenuti storici. Dittatore nel 396, conquistò Veio e Faleri. Al suo ritorno fu bandito da Roma, con l’accusa di essersi impossessato di una parte del bottino. Nominato nuovamente dittatore nel 389 quando i galli di Brenno attaccarono Roma, li sconfisse, secondo la tradizione, e recuperò l’oro che i romani avevano dovuto versare agli avversari. In realtà i galli non subirono nessuna grave sconfitta e, inoltratisi fino in Italia meridionale, furono infine arruolati come mercenari da Dionisio I di Siracusa. La politica interna di Camillo fu prevalentemente filopatrizia (represse la rivolta guidata da Manlio Capitolino), ma attuò anche innovazioni in campo militare favorevoli ai plebei e appoggiò il loro accesso alle magistrature.