Adorno, Theodor Wiesengrund

(Francoforte 1903, † Visp, Svizzera, 1969). Filosofo tedesco. Dopo aver insegnato all’Università di Francoforte, fu costretto all’esilio dalle leggi razziali naziste (1933). Insegnò negli Stati Uniti fino al 1950, quando fece ritorno in Germania. Insieme a M. Horkheimer fu uno dei più autorevoli esponenti della scuola di Francoforte. Profondamente influenzato da Hegel, Marx e Freud, pose al centro della sua concezione la critica dei rapporti tra l’individuo e i rapporti sociali dominanti, tra i valori e il mondo della tecnica, tra l’aspirazione alla libertà e le forme di potere impersonale che contraddistinguono la “società amministrata”, alla luce di un progetto di liberazione da una razionalità meramente strumentale. Fra le sue opere più importanti sono da ricordare la Dialettica dell’Illuminismo (1947), scritta in collaborazione con Horkheimer, le ricerche, da lui dirette con Horkheimer presso l’Istituto di Scienze sociali a New York su La personalità autoritaria. Studi sul pregiudizio (1950), i Minima moralia (1951), la Dialettica negativa (1966) e la Teoria estetica (1970).