camera

Nel regime parlamentare e rappresentativo occidentale, evolutosi sulla base della storia costituzionale inglese, la “camera” costituisce l’organo di base del potere legislativo dello stato. Poiché nel sopraddetto sistema politico possono darsi parlamenti mono e bicamerali, possono di conseguenza esservi diversi tipi di “camere”, che rappresentano realtà politiche distinte, formate con criteri e procedure differenti e alle quali spettano di norma competenze e funzioni diverse. Il modello bicamerale classico di parlamento è quello inglese, dove esistono la Camera dei Lord (Camera Alta), non elettiva, e la Camera dei Comuni (Camera Bassa), la cui composizione viene decisa tramite elezioni politiche generali. Nel parlamento italiano, oggi elettivo in entrambi i rami salvo un ristretto numero di senatori nominati a vita dal presidente della repubblica, la Camera Alta è il Senato, mentre la Camera Bassa è la Camera dei Deputati; dal 1871 hanno entrambi sede a Roma, rispettivamente presso palazzo Madama e presso palazzo Montecitorio. Storicamente, in Inghilterra ebbe origine per prima la Camera dei Lord, sotto forma di riunione degli antichi feudatari, baroni e grandi ecclesiastici, integrata via via con esponenti della piccola nobiltà, del basso clero e della borghesia delle città. Sorta allo scopo di autorizzare e controllare – a confronto coi sovrani inglesi – la decisione in merito a tasse e spese finanziarie, essa ottenne privilegi e diritti che furono sanciti in “carte”, la più nota delle quali fu la Magna Charta Libertatum del 1215. Tra il XIII e il XIV secolo si enucleò, rendendosi man mano indipendente, la Camera dei Comuni, composta soprattutto da cavalieri e borghesi. Allora le due Camere presero a deliberare autonomamente. Durante la rivoluzione inglese la Camera dei Comuni, rappresentante i ceti più dinamici portatori di istanze religiose (presbiterianesimo, puritanesimo) e sociopolitiche rivoluzionarie, portò a compimento il processo di appropriazione delle funzioni legislative e di indirizzo politico generale prevalenti, lasciando alla Camera dei Lord (abolita durante il periodo repubblicano) competenze subordinate. Dopo alterne vicende, tale assetto fu formalmente e definitivamente sancito dal Parliament Bill del 1911.