Cairoli, fratelli

Figli del medico Carlo, reggente di Pavia nel 1848, i cinque fratelli Cairoli si distinsero per il loro patriottismo e l’entusiasmo riposto negli ideali risorgimentali. Enrico (Pavia 1840, † Villa Glori 1867) e Giovanni (Pavia 1842, † ivi 1869) morirono, il primo combattendo, il secondo per i postumi di una ferita riportata negli scontri a Villa Glori in difesa di Roma occupata da Garibaldi contro le truppe francesi. Ernesto (Pavia 1832, † Biumo Inferiore 1859) fu ucciso durante uno scontro fra i Cacciatori delle Alpi, in cui si era arruolato volontario, e gli austriaci nella seconda guerra di indipendenza. Luigi (Pavia 1838, † Napoli 1860) militò al fianco di Garibaldi in Sicilia e Calabria. Benedetto (Pavia 1825, † Napoli 1889) condivise le azioni di guerra dei fratelli e si dedicò poi alla carriera politica. Deputato nel 1861 sostenne una posizione di estrema sinistra, influenzata dalla linea di Mazzini. Nel 1878 succedette a Depretis come primo ministro, guidando il governo anche nel periodo 1879-81, segnato dalla questione tunisina e dal problema delle terre irredente.