Bush, George Walker

(New Haven 1946, viv.) Uomo politico statunitense. Figlio di George Bush, fu governatore del Texas per due mandati (dal 1994 al 2002). Candidato repubblicano contro il democratico Al Gore, fu eletto presidente nel 2000 dopo un contestato scrutinio di poche migliaia di voti nello stato della Florida. Dopo i gravissimi attentati dell’11.9.2001 a New York e Washington, la sua amministrazione si impegnò energicamente nella costruzione di una coalizione internazionale volta a distruggere le basi del terrorismo nel mondo. Da questa linea scaturirono, sul piano della politica estera, un’ intransigente difesa a livello globale degli interessi americani e due guerre: quella in Afghanistan (2001), che portò alla caduta del regime dei taliban accusati di sostenere Osama bin Laden e di essere uno dei principali centri di arruolamento del terrorismo internazionale; quella in Iraq (2003), che, condotta senza l’approvazione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, portò alla caduta del regime di Saddam Hussein, accusato di possedere armi di distruzione di massa. Sul piano della politica interna, la questione della sicurezza nazionale rappresentò la principale preoccupazione di Bush, il quale, già a partire dall’ottobre del 2011, adottò tutta una serie di misure straordinarie – tra cui il cosiddetto USA PATRIOT ACT – volte a rafforzare al massimo gli strumenti investigativi dell’FBI, anche a costo di una netta compressione delle libertà individuali. Nonostante la forte impopolarità aldifuori degli Stati Uniti, in occasione delle elezioni per il rinnovo del Congresso nel novembre del 2002, l’intransigenza politica di Bush raccolse ampi consensi, che permisero al Partito repubblicano di assumere il controllo sia del Senato sia della Camera dei rappresentanti. Nonostante le critiche suscitate dalla mancata pacificazione dell’Afghanistan e dell’Iraq, dal sensibile aumento del numero delle vittime tra i militari americani e, più in generale, dalla campagna globale contro il cosiddetto “asse del male”, formato da stati quali l’Iran e la Corea del Nord, nelle elezioni presidenziali del 2004 Bush riuscì a riconfermarsi alla presidenza, battendo il candidato democratico John Kerry. Due anni dopo tuttavia, a causa del grave ritardo dei soccorsi in occasione delle devastazioni prodotte dall’uragano Katrina e del continuo peggioramento della situazione in Iraq, i democratici ripresero il pieno controllo del Congresso, mettendo in grave difficoltà l’amministrazione Bush. Dopo la fine del suo secondo mandato nel 2009, fu sostituito alla presidenza dal democratico Barack Obama.