Burckhardt, Jacob

(Basilea 1818, † ivi 1897). Storico svizzero. Dal 1839 al 1843 studiò a Berlino, dove fu allievo di Gustav Droysen e Leopold von Ranke. Tornato a Basilea, insegnò storia e partecipò come giornalista alle lotte politiche della città, sostenendo le posizioni della destra moderata. Dal 1846 iniziò a compiere frequenti viaggi in Italia, collaborò con lo storico dell’arte Franz Kugler e cercò di riunire la storia politica e la storia dell’arte in una storia della civiltà (Kulturgeschichte), metodo che giunse a maturazione ne La civiltà del Rinascimento in Italia (1860). Frutto dal genio nazionale italiano, il Rinascimento è caratterizzato per Burckhardt dall’esaltazione individualistica dell’uomo e dalla scoperta della natura e segna la nascita di una civiltà che, contrapponendosi a quella medievale, assurge a modello del mondo occidentale. Altre opere importanti sono Il Cicerone (1855), guida e storia dell’arte italiana dall’antichità al XVIII secolo, e le Considerazioni sulla storia universale (pubblicate postume nel 1905), nelle quali Burckhardt, rifiutando ogni filosofia della storia, cerca di comprendere il cambiamento storico a partire da tre fattori: lo stato, la religione e la cultura.