Buozzi, Bruno

(Pontelagoscuro 1881, † Roma, 1944). Sindacalista e uomo politico italiano. Segretario della Federazione italiana operai metallurgici nel 1911, divenne presto uno dei leader più influenti della Confederazione generale del lavoro. Esponente dell’ala riformista del sindacato, fu eletto deputato socialista nel 1919. Eletto segretario nazionale della CGL nel 1925, subì ripetute violenze da parte dei fascisti. Dopo la promulgazione delle “leggi fascistissime” (1926) andò in esilio in Francia e ricostituì la Confederazione mantenendo stretti rapporti con le organizzazioni internazionali e la CGT francese. Fu tra i promotori della Concentrazione antifascista e del “fronte unico” per l’unità sindacale con i comunisti. Arrestato dai nazisti nel 1942, fu estradato in Italia e, dopo sei mesi di carcere, confinato a Montefalco (Perugia). Dopo il 25 luglio 1943, fu nominato da Badoglio commissario della confederazione dei sindacati dell’industria con il compito di riorganizzare le strutture del sindacato. Arrestato nel 1944 a Roma, fu ucciso dai nazisti.