(Castelnuovo Calcea, Asti, 1802, † Locarno 1866). Scrittore e uomo politico italiano. Arrestato dalle autorità piemontesi nel 1831 per attività cospirativa e poi rilasciato, divenne in seguito deputato al parlamento subalpino, professando idee democratiche e progressiste. La sua carriera politica fu discontinua, ma si prolungò anche dopo l’unità d’Italia, nel Partito d’azione filogaribaldino. Come scrittore diventò famoso per le sue opere drammatiche e poetiche in dialetto, nonché per i libri storici e di memorie.