Briand, Aristide

(Nantes 1862, † Parigi 1932). Uomo politico francese. Avvocato, sindacalista rivoluzionario, poi socialista di indirizzo moderato, quindi socialista “indipendente”, fu a più riprese presidente del Consiglio (1909-1911, 1913, 1921-22, 1925-26, 1929) e ministro degli Esteri (da ultimo negli anni 1925-32). Fra il 1909 e il 1911 dovette affrontare le agitazioni operaie dei sindacalisti rivoluzionari e della Confederazione Generale del Lavoro (CGT). Nel primo dopoguerra, insieme ad A. Millerand e R. Poincaré, impresse un indirizzo moderato alla politica interna francese. In politica estera sostenne le ragioni della Società delle Nazioni e la necessità di una politica di riconciliazione con la Germania. Il 16 ottobre 1925 siglò con Stresemann gli accordi di Locarno. Premio Nobel per la pace nel 1926, fu uno dei principali artefici del patto Briand-Kellogg (1928), che portò gli Stati Uniti all’interno di un fronte pacifista mondiale. Il suo progetto di “federazione europea” si dovette però scontrare con la gravissima crisi economica mondiale del 1929, che segnò la fine del cosiddetto “spirito di Locarno”.