Bonaventura da Bagnoregio

(Bagnoregio, Viterbo, 1217 circa, † Lione 1274). Francescano italiano, teologo, dottore della Chiesa, santo. Entrò nell’ordine francescano nel 1244. Dal 1250 commentò le Sententiae di Pietro Lombardo, salendo poi, nel 1254, sulla cattedra di teologia. In difesa del suo ordine, attaccato da Guglielmo di Sant’Amore, scrisse il De perfetione evangelica (1256). L’anno successivo fu eletto generale dei francescani e dovette presto fronteggiare le divisioni interne all’ordine e la penetrazione tra gli spirituali delle dottrine di Gioacchino da Fiore. Nel 1259 compose il suo capolavoro mistico, l’Itinerarium mentis in Deum, redigendo poi la Legenda Maior e la Legenda minor, versioni ufficiali della vita di Francesco d’Assisi, poi approvate dal capitolo di Pisa (1263). Nominato arcivescovo di York da papa Clemente IV (1266), declinò l’incarico. Lo stesso anno, a Parigi, confutò le dottrine di Sigieri di Brabante, e in difesa dell’ordine scrisse l’Apologia pauperum. Asceso al cardinalato per volere di papa Gregorio X, lasciò il generalato nel 1274, al concilio di Lione, che aveva preparato su incarico del papa e durante il quale morì.