Swaziland

Stato attuale dell’Africa meridionale. Il suo nome deriva dall’etnia swazi, appartenente al gruppo bantu, che si insediò in questo territorio intorno al 1820-30 e costituisce attualmente la maggioranza della popolazione. Divenuto protettorato britannico nel 1881, fu sottoposto alla gestione della repubblica del Transvaal nel 1894, e nel 1903 passò sotto la diretta amministrazione britannica. Dopo la formazione dell’Unione Sudafricana (1910), fu poi amministrato da un Governatore generale insieme al Bechuanaland e al Basutoland (gli attuali Botswana e Lesotho). Il processo di indipendenza ebbe inizio con la costituzione di due Consigli, in rappresentanza degli interessi degli europei e della popolazione locale, e con la formazione, nel 1960, del Partito progressista dello Swaziland (SPP), guidato da John Nquku. Nel 1963 fu creato il Congresso di liberazione nazionale ngwane (NNLC), che promosse una serie di scioperi generali contro la dominazione britannica. Nel 1967 il paese ottenne un governo autonomo, retto dal primo ministro Makhosini Dlamini: fu il preludio all’indipendenza del paese, raggiunta il 6 settembre 1968. Fu varata allora una costituzione analoga a quella britannica, e fu riconosciuto capo dello stato il sovrano Sobhuza II (salito al trono fin dal 1921). Questi organizzò un partito che sostenesse la sua politica, il Movimento nazionale imbokodvo (INM) e nel 1973 rovesciò il governo, sospendendo la costituzione e il regime multipartitico. Nel 1978 la carica di primo ministro passò a Maphevu Dlamini e alla sua morte, nel 1979, a Fred Dlamini. Dopo di allora, il sovrano sostituì il parlamento con assemblee tribali, le tinkhundla. Alla sua morte (1982), dopo un periodo di incertezza istituzionale, il principe Makhosetive fu incoronato il 25 aprile 1986 con il nome di Mswati III. Nel frattempo andò rafforzandosi, in seno al Consiglio di Stato, il potere del clan dei Dlamini come risultò dalla scelta il 12 luglio 1989 di Obed Dlamini alla carica di primo ministro. Nel novembre del 1990 le proteste contro il regime autocratico di Mswati III causarono violenti disordini in tutto il paese che si riaccesero periodicamente anche nel corso degli anni successivi. Solo nel 2001 Mswati III incaricò una speciale commissione di provvedere alla stesura di una nuova costituzione, che tuttavia fu duramente criticata per le sue insufficienti aperture in senso democratico. Nel 2005 la costituzione entrò in vigore, sancendo di fatto il primato politico assoluto del monarca.