Gambia

Stato attuale dell’Africa occidentale. In epoca precoloniale il territorio del Gambia fu caratterizzato dalla presenza di numerose signorie locali legate all’impero del Mali e ai regni costituitisi sul territorio del Senegal. Raggiunto dai portoghesi nel XV secolo, fra il XVI e il XVII secolo francesi e inglesi vi stabilirono scali commerciali e assunse grande importanza la tratta degli schiavi. Il trattato di Versailles (1783) riconobbe l’autorità della Gran Bretagna su quest’area, dove fu avviata l’opera di colonizzazione all’inizio del XIX secolo con la fondazione nel 1816 di Bathurst (l’attuale capitale Banjul). Colonia dal 1821, fino al 1843 il Gambia fu dipendente dalla Sierra Leone, poi divenne colonia separata della Corona sino al 1866, quando entrò a far parte dell’Africa occidentale britannica. Nuovamente colonia separata dal 1888, acquisì l’indipendenza il 18 febbraio 1965 soprattutto grazie all’opera del Partito progressista del popolo (PPP) e del suo leader D. Jawara, primo ministro dal 1962. Anche le vicende successive all’indipendenza furono dominate dal PPP, ripetutamente riconfermato al potere nelle elezioni del 1972, 1977 e 1982, e dalla figura di Jawara. Il nuovo stato, la cui economia priva di risorse si basò essenzialmente sugli scarsi proventi derivanti dalla coltura delle arachidi, si mantenne nell’ambito del Commonwealth e riconobbe la monarchia inglese fino al 1970 quando, in seguito a referendum, si diede una forma istituzionale repubblicana. Jawara assommò allora su di sé, oltre alla carica di primo ministro, quella di presidente della repubblica, riconfermatagli nel 1977 e nel 1982. Nell’ottobre 1980 e nel luglio 1981 una grave crisi interna oppose al governo dapprima l’estrema sinistra, poi i militari: Jawara allora richiese l’aiuto del Senegal in nome del trattato di cooperazione che dal 1967 legava i due paesi e riuscì così a sventare diversi tentativi di colpo di stato. Nel dicembre 1981 Gambia e Senegal diedero vita alla confederazione del Senegambia. Nonostante un consistente rafforzamento delle opposizioni, ancora nel 1987 Jawara fu rieletto alla presidenza e il PPP ottenne la maggioranza in parlamento. Nel 1994 un giovane ufficiale, Yayah Jammeh depose con un colpo di stato incruento Jawara, portando al potere una giunta militare, che, dopo una fase repressiva, reintrodusse il governo civile nel 1996. Nello stesso anno, fu varata una nuova costituzione e Jammeh eletto presidente. Le successive elezioni parlamentari del 1997 furono vinte dal partito guidato da Jammeh, l’Alleanza per il riorientamento e la costruzione patriottica. Nonostante il crescente disagio nei confronti del suo regime sempre più autoritario, Jammeh fu riconfermato alla guida del paese nel 2001, nel 2006 e ancora nel 2011.