Il teatro della spedizione ateniese in Sicilia

Grecia antica Il periodo classico. La rivolta ionica

Bastarono pochi anni perché la democrazia ateniese si affermasse e facesse sentire la sua influenza, prima nelle Cicladi e poi nelle città greche dell’Asia Minore. Intorno al 500 a.C. gli aristocratici di Nasso, cacciati dal popolo, giunsero esuli a Mileto a chiedere aiuto al tiranno Aristagora, che convinse Artaferne, satrapo di Sardi, a intraprendere una spedizione comune contro Nasso. Alle altre città ioniche fu ingiunto di fornire ciascuna un certo numero di navi che trasportassero le truppe da sbarco persiane: era la prima volta che il satrapo di Sardi prendeva un’iniziativa espansionistica nell’Egeo. Ma, contro ogni previsione, l’intera spedizione si risolse in un disastro. Fu allora che Aristagora, temendo di dover pagare di persona la sconfitta, si decise a innalzare il vessillo della rivolta contro la Persia: depose la tirannide e convinse le altre città ioniche a cacciare i tiranni collocativi dai persiani. Portarono il loro sostegno navale anche Atene ed Eretria. La rivolta culminò nel 498 a.C. con l’incendio di alcuni quartieri periferici di Sardi, cui seguì l’immediata adesione di altri popoli dell’Asia Minore: dei greci dell’Ellesponto, dei cari, dei lidi, della stessa Cipro. La reazione dei persiani non si fece attendere: risospinti gli insorti verso la costa, inflissero loro una prima sconfitta a Efeso. Nel frattempo ateniesi ed eretriesi fecero ritorno in patria. Gli anni successivi furono contrassegnati dalla riconquista persiana di Cipro (497 a.C.) e dalla morte di Aristagora in Tracia nel corso di una battaglia contro gli edoni (496 a.C.). Intanto, per consolidare i successi militari, Dario, re della Persia, inviava da Susa in Ionia Istieo, già tiranno di Mileto, per convincere gli insorti a desistere; ma questi tradì la sua fiducia e simpatizzò apertamente con i rivoltosi. Durante una scorreria in Eolide, Istieo fu infine catturato dai persiani e morì sulla croce (493 a.C.). Intanto la rivolta era stata domata dalla flotta fenicia, vittoriosa nello scontro navale che si svolse presso l’isola di Lade, nelle acque di Mileto: la città, assediata per terra e per mare, fu conquistata e in gran parte distrutta, mentre un gran numero di abitanti fu deportato in Babilonia (494 a.C.).