Diffusione di Homo sapiens.

preistoria Nozioni di preistoria e di protostoria

La preistoria si propone lo studio delle vicende dell’umanità nelle età per le quali non si possiedono documenti scritti. Più precisamente la preistoria indaga i problemi connessi con la comparsa dell’uomo, con la sua evoluzione biologica e culturale e con la sua diffusione sulla terra, fino alla comparsa delle civiltà urbane. In senso stretto si usa il termine “preistoria” per indicare lo studio delle età più antiche che scandiscono i tempi preistorici: archeolitico, paleolitico, mesolitico, neolitico, età del rame. Nel Vicino e Medio Oriente e in Egitto l’età del bronzo corrisponde all’inizio della storia, mentre in Europa l’età del ferro segna l’inizio della “protostoria”, periodo caratterizzato da modificazioni significative dell’organizzazione sociale e dell’economia, per il cui studio la metodologia propria della preistoria è affiancata dall’analisi di fonti scritte indirette (quali, ad esempio, le notizie riportate da storici greci, relative a popoli che nel I millennio a.C. sarebbero migrati in Italia) e talora sorretta dalla presenza, tra la documentazione archeologica, di oggetti di importazione ben databili, in quanto provenienti da popoli ormai entrati nella storia. Lo studio delle popolazioni primitive attuali e subattuali, le cui condizioni di vita sono simili a quelle delle popolazioni preistoriche (o lo sono state fino a pochi decenni fa), spetta invece all’etnologia.